Protesi totali vs mono-bicompartimentali: quali differenze e per chi?
Quando si parla di chirurgia protesica del ginocchio, uno dei primi interrogativi riguarda la tipologia di protesi più adatta: totale, monocompartimentale o bicompartimentale? La risposta dipende da diversi fattori, come il grado di artrosi, la conformazione articolare, lo stile di vita e gli obiettivi funzionali del paziente. In questo articolo analizziamo le principali differenze tra le soluzioni, per aiutarti a comprendere quale potrebbe essere quella più indicata nel tuo caso.
- Cos’è una protesi totale di ginocchio?
La protesi totale sostituisce interamente l’articolazione del ginocchio, ovvero tutte e tre le sue componenti principali: femore, tibia e, in molti casi la rotula. Viene utilizzata quando l’artrosi o il danno articolare sono diffusi, coinvolgendo più comparti (mediale, laterale e femoro-rotuleo).
✅ Indicata per: pazienti con artrosi avanzata, deformità articolari, instabilità o lesioni multiple.
- Cos’è una protesi monocompartimentale?
La protesi monocompartimentale, detta anche “mini-protesi”, sostituisce solo la porzione danneggiata del ginocchio, solitamente il comparto mediale (interno) , ma è possibile anche sul comparto laterale (esterno). Preserva le altre strutture articolari sane, inclusi i legamenti crociati, offrendo un risultato più naturale in termini di movimento. Quando la rotula è consumata è possibile eseguire l’impianto Bicompartimentale in cui oltre alla protesi monocompartimentale viene applicata anche la protesi rotulea, senza interessare le altre strutture articolari sane, inclusi i legamenti crociati.
✅ Indicata per: pazienti con artrosi limitata a un solo o due comparti, buona stabilità legamentosa e conservazione del movimento.
- Principali differenze tra le due tecniche
Aspetto |
Protesi Totale |
Protesi Monocompartimentale |
Estensione dell’intervento |
Completa (tutta l’articolazione) |
Parziale |
Invasività |
Maggiore |
Minore |
Recupero post-operatorio |
Graduale |
Più rapido |
Durata dell’intervento |
Leggermente più lunga |
Generalmente più breve |
Indicazioni cliniche |
Artrosi diffusa o instabilità |
Artrosi localizzata e legamenti sani |
- Quale protesi dura di più?
Tradizionalmente si pensava che la protesi totale avesse una maggiore longevità. Tuttavia, oggi, anche le protesi parziali hanno una durata eccellente, specialmente se impiantate con precisione grazie a tecniche robotiche e pianificazione 3D.
- Tecnologia e personalizzazione
Grazie alla chirurgia robotica assistita, oggi entrambe le soluzioni possono essere pianificate e realizzate con altissima precisione. Questo permette di adattare perfettamente la protesi all’anatomia del paziente, riducendo il rischio di complicanze e migliorando la funzionalità.
- Qual è la scelta migliore per te?
Non esiste una risposta unica. La decisione viene presa insieme allo specialista, in base a:
- Grado e localizzazione dell’artrosi
- Età e livello di attività fisica
- Anatomia e stabilità del ginocchio
- Obiettivi post-operatori
In alcuni casi, la protesi monocompartimentale rappresenta un’ottima alternativa per ritardare nel tempo l’impianto totale, mantenendo una biomeccanica più naturale.
Conclusione
Sia la protesi totale che quella mono-bicompartimentale sono soluzioni efficaci, ma devono essere valutate caso per caso. La chirurgia moderna, con strumenti di navigazione robotica e approccio personalizzato, consente oggi di fare scelte sempre più precise, minimamente invasive e orientate alla qualità della vita del paziente.
👉 Affidarsi a un’equipe esperta è il primo passo per individuare la soluzione più adatta a te, nel momento giusto e con le tecnologie migliori.