Chirurgia protesica dell’anca
L’intervento di protesi all’anca
Prima dell’intervento viene eseguita e valutata una radiografia o una tomografia computerizzata (TAC) per programmare la fase preoperatoria.
In questo momento il chirurgo sceglie la protesi. L’intervento viene praticato in genere in anestesia peridurale, ma in relazione al caso è facoltà dell’anestesista la scelta della soluzione migliore.
La tecnica chirurgica si avvale anche dell’approccio mini-invasivo, con tagli cutanei piccoli, riducendo al massimo l’impatto sui muscoli.
La via di accesso all’anca è la postero-laterale con il vantaggio di risparmiare gli abduttori dell’anca (muscoli piccolo e medio gluteo), ma in alcuni casi particolari il chirurgo si avvale di altre vie di accesso.
L’intervento è seguito da una breve degenza in ospedale (in media 15 giorni): durante i primi due giorni di riposo a letto in posizione supina con cuscino divaricatore fra le gambe, vengono eseguiti esercizi di mobilizzazione passiva e attiva. In caso di necessità il paziente può stare in posizione eretta più precocemente (un giorno).
È importante nella fase postoperatoria un relativo “isolamento” del paziente per evitare infezioni.
I vantaggi della chirurgia protesica
I vantaggi della chirurgia protesica dell’anca sono molteplici.
L’impianto di una protesi d’anca è considerata un’alternativa a cui ricorrere quando non sono possibili i trattamenti conservativi o non hanno avuto successo.
L’affermarsi di materiali tecnologicamente sempre più avanzati e procedure chirurgiche innovative hanno considerevolmente migliorato i risultati di questo tipo di intervento. In particolare, la chirurgia protesica dell’anca può ridurre il dolore e migliorare la funzionalità dell’articolazione dell’anca.
Rischi dell’intervento chirurgico all’anca
L’intervento di protesi d’anca è un intervento chirurgico che comporta dei rischi come qualsiasi altro intervento chirurgico.
Tra i rischi più comuni della chirurgia protesica d’anca:
- Lussazione della protesi, che si presenta quando la testa dell’impianto fuoriesce dalla sua sede naturale, Il rischio di lussazione può presentarsi nei primi mesi dopo l’operazione, a seguito di una flessione dell’anca oltre i 90°
- Infezioni
- Emorragia durante o dopo l’intervento
- Allentamento o la lussazione dell’impianto e una leggera differenza nella lunghezza delle gambe
Prepararmi per l’intervento chirurgico all’anca
Prima di un intervento di protesi d’anca, è importante parlare con il proprio chirurgo per avere un’idea chiara di cosa aspettarsi e per rispondere a eventuali domande o preoccupazioni che si possano avere.
In generale, ci sono alcune cose che si possono fare per prepararsi all’intervento di protesi d’anca come:
- Perdere peso
- Eliminare altri fattori di rischio
- Rafforzare la muscolatura
- Preparare i pasti in precedenza e surgelarli prima dell’intervento
- Organizzare il ritorno a casa