Chi è il paziente ideale per una protesi di ginocchio robot-assistita?
La chirurgia robot-assistita rappresenta oggi uno degli standard più avanzati nella protesica di ginocchio. Ma non tutti i pazienti sono uguali, e non tutti i casi richiedono la stessa tecnologia.
Quindi, chi è davvero il paziente ideale per un impianto protesico realizzato con l’ausilio della chirurgia robotica? In questo articolo rispondiamo a questa domanda analizzando le caratteristiche cliniche, funzionali e motivazionali che rendono la robotica una scelta vantaggiosa.
- Il profilo clinico del candidato ideale
Il paziente ideale per una protesi robot-assistita è colui che:
- Soffre di artrosi del ginocchio (mono, bi o tricompartimentale) con dolore persistente
- Ha esaurito i trattamenti conservativi (fisioterapia, farmaci, infiltrazioni)
- Presenta una salute generale compatibile con un intervento chirurgico
- Mostra una motivazione attiva al recupero e alla riabilitazione
Inoltre, la chirurgia robotica è indicata anche in presenza di:
- Deformità post traumatiche
- Deformità anatomiche da ususra
- Precedenti chirurgici sul ginocchio (meniscectomie, ricostruzioni, ecc.)
- Perché la chirurgia robotica è vantaggiosa in questi casi
Grazie alla pianificazione 3D personalizzata e alla precisione millimetrica del robot, è possibile:
- Ridurre i margini di errore
- Migliorare l’allineamento della protesi
- Salvaguardare le parti e i tessuti sani
- Ridurre il dolore post-operatorio
- Accelerare i tempi di recupero
👉 Per un paziente che vuole tornare a una vita attiva in sicurezza, la chirurgia robot-assistita rappresenta una marcia in più.
- Età e stile di vita: due fattori chiave
Molti pazienti si chiedono se siano troppo giovani o troppo anziani per questa tecnologia. La realtà è che:
- Non esiste un’età “giusta”: si valuta la qualità della vita
- I pazienti tra i 50 e i 70 anni attivi e in buona salute sono candidati
- Anche persone più anziane, ma motivate e ben seguite, possono trarne grande beneficio
Chi pratica camminate, bicicletta o vuole riprendere attività leggere senza dolori, trova nella robotica un alleato concreto.
- Chi potrebbe non essere adatto?
Ci sono alcuni casi in cui la chirurgia robot-assistita non è la prima scelta:
- Infezioni in atto o malattie sistemiche non compensate
- Pazienti non collaboranti o con forte limitazione cognitiva
- Condizioni ossee che impediscono l’utilizzo degli strumenti robotici
In ogni caso, è sempre il chirurgo a valutare la fattibilità in base a esami diagnostici e obiettivi realistici.
Conclusione
Il paziente ideale per una protesi di ginocchio robot-assistita è una persona attiva, motivata, con artrosi localizzata e aspettative funzionali elevate. Grazie alla personalizzazione e alla tecnologia di ultima generazione, oggi è possibile offrire una chirurgia più precisa, più sicura e più rispettosa dell’anatomia del singolo paziente.
👉 La chirurgia robotica non è solo tecnologia: è il ponte tra esperienza clinica e innovazione, al servizio della tua libertà di movimento.