Le complicanze più comuni dopo una protesi di ginocchio (e come prevenirle)
La chirurgia protesica del ginocchio è oggi una procedura sicura, efficace e sempre più personalizzata. Tuttavia, come in ogni intervento, esiste un margine di rischio legato a possibili complicanze post-operatorie.
Conoscere queste complicanze, sapere come riconoscerle precocemente e — soprattutto — adottare strategie per prevenirle è essenziale per un recupero sereno e completo.
- Infezione post-operatoria
La più temuta tra le complicanze è l’infezione, che può essere:
- Superficiale, localizzata nella ferita chirurgica
- Profonda, che interessa la protesi stessa
🔍 Segnali da monitorare:
- Febbre persistente
- Arrossamento, calore e secrezioni dalla ferita
- Dolore improvviso o crescente, oltre il normale decorso (possibile per mesi)
⚕️ Prevenzione:
- Profilassi antibiotica pre operatoria
- Ambiente sterile in sala operatoria
- Corretta medicazione e igiene domiciliare
- Monitoraggio attento nelle prime 2–3 settimane
- Trombosi venosa profonda (TVP)
Il rallentamento della circolazione venosa dopo l’intervento può favorire la formazione di coaguli di sangue, soprattutto nelle vene della gamba.
🔍 Sintomi possibili:
- Gonfiore e dolore del polpaccio
- Dolore profondo a riposo o alla flessione
⚕️ Prevenzione:
- Calze elastiche compressive
- Esercizi di mobilità precoce
- Terapia anticoagulante (eparina o farmaci orali)
- Evitare immobilità prolungata
- Rigidità articolare
Se il ginocchio non viene mobilizzato adeguatamente nelle prime settimane, può svilupparsi una limitazione del movimento, in estensione o in flessione.
🔍 Cause comuni:
- Dolore non controllato
- Paura di muoversi
- Protocollo riabilitativo non seguito
⚕️ Prevenzione:
- Fisioterapia precoce e costante
- Controllo efficace del dolore
- Esercizi domiciliari supervisionati
- Instabilità o malallineamento della protesi
In rari casi, si può verificare una sensazione di instabilità durante la camminata o la flessione. Questo può essere legato a:
- Errori tecnici nell’allineamento dell’impianto
- Lassità legamentosa preesistente
- Protesi non adatta al paziente
⚕️ Prevenzione:
- Pianificazione pre-operatoria
- Chirurgia robot-assistita o guidata
- Attenta valutazione pre-intervento del quadro clinico del paziente
- Dolore cronico persistente
Anche dopo la guarigione ossea e il recupero funzionale, una percentuale di pazienti riferisce dolore residuo o disagio cronico (in alcune casistiche sino al 20 %).
🔍 Possibili origini:
- Cicatrice aderenziale
- Disfunzione muscolare
- Problemi posturali
- Sensibilizzazione centrale
⚕️ Gestione:
- Valutazione multidisciplinare (ortopedico, fisiatra, terapista del dolore)
- Trattamenti mirati specifici
- Supporto psicologico nei casi complessi
- Allergie alla protesi
Estremamente raro, ma possibile, è il caso di reazioni allergiche ai metalli (nichel, cromo) in cui l’organismo non tollera il materiale.
⚕️ Prevenzione:
- Test pre-operatori per allergie note
- Utilizzo di impianti anallergici nei pazienti allergici ai metalli
- Controlli periodici radiografici post-intervento
Conclusione
La protesi di ginocchio rappresenta una grande opportunità di ritorno alla mobilità e alla qualità della vita, ma deve essere affrontata con consapevolezza.
La prevenzione delle complicanze inizia prima dell’intervento, con una buona preparazione, continua durante il ricovero e prosegue a casa, con un attento rispetto delle indicazioni mediche.
👉 Affidarsi a un’équipe esperta, comunicare eventuali sintomi e seguire il percorso riabilitativo con costanza è il modo migliore per garantirsi un recupero ottimale e duraturo.